In molti ti dicono di monetizzare le tue passioni, di creare un business con le tue passioni.
Se stai pensando quale tua passione puoi lanciare ora sul mercato, fermati.
Non tutte le passioni sono monetizzabili.
Generalmente ognuno coltiva le proprie passioni a livello hobbistico. Terminato il lavoro e nel fine settimana ci si dedica a ciò che ci regala emozioni, momenti di sfogo e divertimento.
Difficilmente però un hobby può diventare un qualcosa di spendibile sul mercato.
Coltivare un hobby non implica che si siano acquisite sufficienti competenze da poter tramettere agli altri la propria passione.
Per poterlo fare occorre essere sufficientemente competenti da poterla insegnare ad altre persone.
In secondo luogo ciò che vogliamo trasmettere deve avere un mercato.
E infine per poter avere un seguito, occorre necessariamente che la nostra passione sia un qualcosa di utile agli altri.
Se la nostra passione è programmare applicazioni in Swift probabilmente potremo pensare di avviare un business, troveremo una nicchia di persone interessate ad apprendere le nostre competenze e pronte ad appassionarsi insieme a noi e ad imparare.
Se però l'hobby, che tanto ci appassiona, è pettinare le bambole…è facile comprendere perché questa non rappresenti una competenza, non sia utile agli altri e non possa avere mercato.
In alcuni casi le proprie passioni possono coincidere con le proprie competenze.
In altri addirittura si può scoprire di avere già acquisito senza accorgersene, sul lavoro e nella vita, delle competenze spendibili sul mercato e alle quali ci si può appassionare successivamente.
È importante, in ogni caso, avere ben chiara la distinzione fra passione e competenza ed essere consapevoli che nel momento in cui decidiamo di costruire un business su una nostra passione, questa da hobby si trasformerà in una professione.
Pertanto è necessario essere sicuri di aver acquisito sufficienti competenze anche su come avviare un business e portarlo avanti.
La possibilità di monetizzare le proprie passioni è pertanto fatta salva a patto che queste siano utili agli altri, abbiano un mercato e che noi ci siamo talmente dedicati ad esse da aver acquisito sufficienti competenze da poterle trasmettere ad altri.
Ricordandoci sempre che non occorre essere degli esperti, ma basta avere più competenze di altri per poter insegnare.