Siamo quasi pronti per iniziare a filmare, ma per consegnare un buon contenuto dobbiamo prepararci.
Non possiamo presentare un nostro intervento improvvisato e arrangiato, come se la telecamera ci avesse colti alla sprovvista.
Dobbiamo riuscire a organizzare i nostri contenuti in modo da trasmettere il maggior valore possibile ai nostri spettatori nel minor tempo possibile.
Il metodo migliore per organizzare i propri contenuti è scrivere una scaletta degli argomenti che andremo a trattare.
Prima di pensare al video che andremo a filmare, occorre infatti visualizzare un percorso per chi ci guarda.
Creare una sorta di ROADMAP che guidi l’utente attraverso i nostri contenuti.
Non vogliamo che chi ci trovi guardi solo una nostra clip, ma desideriamo che esplori tutti i nostri contenuti.
Sviluppare collegamenti fra i nostri video risulta pertanto prioritario per lo scopo.
Questo approccio chiarirà anche a noi i temi che andremo ad affrontare in fase di produzione. Non spaventiamoci se durante la stesura dei nostri punti l’idea che avevamo in mente si modificherà. Scrivendo i nostri pensieri su carta e rileggendoli molto probabilmente cambieremo il loro l’ordine, inseriremo nuove connessioni ed elimineremo alcuni argomenti.
Alla fine di questo lavoro, avremo i nostri contenuti organizzati, numerati e collegati fra loro.
A questo punto iniziamo a sviluppare il primo contenuto.
Dobbiamo stabilire e avere ben chiaro per quale canale creiamo il nostro video.
Come visto in precedenza infatti, ogni piattaforma ha le sue regole in termini di orientamento e durata video.
Se avremo pochi secondi disponibili il nostro contenuto dovrà essere diretto, efficace e conciso e arrivare dritto al punto, catturando subito l’attenzione.
Se invece scegliamo una piattaforma che ci permette la realizzazione di video più lunghi potremo aver un approccio un po’ più soft, senza dimenticare però che la curva media di attenzione degli utenti, che ormai si destreggiano quotidianamente fra centinaia di video e annunci, si è modificata.
Diventa un’ esigenza riuscire a catturare l’attenzione già nei primissimi secondi di un contenuto video.
Fonte: Google
Iniziamo ora a scrivere il nostro SCRIPT.
Per il singolo contenuto dobbiamo fare un lavoro simile a quello svolto inizialmente.
Una scaletta con i vari passaggi e temi che affronteremo durante la narrazione.
Qui dobbiamo prestare però maggiore attenzione alla costruzione del contenuto.
Dopo una breve introduzione in cui chiariamo subito di cosa parleremo, ci presentiamo e presentiamo il nostro brand. Spieghiamo brevemente in cosa ci differenziamo e quanto e quale valore possiamo consegnare attraverso la visione del nostro video.
Possiamo ora iniziare ad entrare nel merito dei vari argomenti che abbiamo scelto di trattare.
Come usiamo il nostro SCRIPT?
Non esiste una ricetta esclusiva, ma la pratica e l’esercizio potranno aiutarci nel trovare il modo d’uso più adatto a noi.
Possiamo appuntarci solo delle macro note, una sorta di elenco puntato che guidi il nostro discorso e ci aiuti a riprenderne le fila laddove ci dovessimo perdere.
Possiamo in alternativa scrivere per intero il nostro discorso diretto.
Possiamo imparare a memoria le note e il discorso, oppure leggerlo durante la ripresa.
Un’integrazione delle due vie potrebbe essere la soluzione migliore in termini di resa.
Difficilmente riusciremo ad imparare a memoria minuti e minuti di testo, metterci davanti alla telecamera e non perdere mai il filo del discorso. Molto probabilmente faremo molte pause e i nostri occhi mentre tentiamo di ricordare cosa dobbiamo dire non saranno più puntati verso l’obiettivo, perderemo il contatto visivo.
Dall’altra parte leggere interamente ogni parola potrebbe farci risultare molto innaturali, distanti e impostati. Inoltre i nostri occhi non sarebbero nemmeno in questo caso puntati verso l’obiettivo, ma dritti sul foglio o sullo schermo sul quale compare lo script.
Avere ben chiari i passaggi, i temi affrontati e gli argomenti è di fondamentale importanza per ottenere un buon risultato.
Per quanto si possa essere competenti, senza preparazione difficilmente si potrà ottenere un risultato ottimale.
Per prepararsi occorre provare a registrarsi e a filmarsi.
Questo è sicuramente l’esercizio migliore per capire i propri errori e i propri punti di forza.
Possiamo così migliorare via via la fluidità della nostra esposizione, memorizzare meglio la scaletta del nostro video, risultare più naturali e autentici. Correggere le nostre gesture e la postura. Inoltre potremo verificare in quanto tempo effettivamente consegnamo il nostro contenuto.
Se facciamo fatica a parlare per tanto tempo, o l’argomento è molto complesso, potrebbe essere utile spezzare la ripresa in più parti e riprendere uno stesso spezzone da diverse inquadrature. Questo ci permetterà di avere più possibilità di creare movimento in fase di montaggio e di avere meno lavoro in fase di post-produzione.
Più siamo preparati, meno pause facciamo, più il discorso è fluido e poco ridondante, più il lavoro di post-produzione sarà facile e veloce.
Siamo ora pronti per filmare il nostro primo contenuto.
