Vogliamo lanciare un corso online di fitness per neo mamme.
Grazie a qualche ricerca in rete e grazie a Google a breve sapremo come ottimizzare il nostro contenuto per loro, come massimizzare le nostre chances di comunicare.
Abbiamo scoperto da una prima ricerca che il device maggiormente consultato dalla popolazione è lo smartphone, controllato fra le 70 e le 300 volte al giorno in base alla fascia di età.
(Vedi articolo precedente)
Proseguendo con le ricerche individuiamo la fascia d’età delle nostre mamme (anche se dovremmo già averla grazie alla nostra precedente ricerca di mercato), che hanno in media 31,8 anni.
Anche loro prediligono come device lo smartphone e per quanto non lo consultino 300 volte al giorno, sono comunque poco al di sotto di questa media.
Ora dobbiamo capire come trascorrono il tempo sui loro devices.
Basterà nuovamente armarsi di un po’ di intuito e di pazienza per scovare in rete tutto ciò di cui abbiamo bisogno.
Scopriamo dall’ultimo report di We Are Social e Hootsuite, che il 57% degli italiani utilizza i social network.
Vale la pena concentrare qui i propri sforzi, potendo raggiungere molti potenziali utenti collegati.
Proseguendo con l’indagine, Google ci regala articoli, ricerche, reports di indiscussa utilità, così da riuscire ad individuare come si distribuiscono gli utenti sui vari social.
Scopriamo che il social Network più utilizzato in Italia nel 2018 è Youtube, con il 62% degli utenti collegati e oltre un miliardo di ore di contenuti visualizzati ogni giorno .
Degli utenti Youtube la maggioranza è maschile, a fronte del 38% di utenti di sesso femminile.
Le nostre mamme rientrano nella fascia di età che maggiormente utilizza il canale, con un 49% di utenze fra i 25 e i 44 anni.
Segue Facebook. Anche qui le donne rappresentano la minoranza con un 48% di utenze. Ma sempre incoraggiante è la fascia d’età che vede ben il 52% delle utenze con un’età compresa fra i 25 e i 44 anni.
Instagram raggiunge circa 16 milioni di italiani, ma finalmente su questa piattaforma la maggioranza degli utenti è donna. L’età media degli utenti è intorno ai 30 anni.
Linkedin, piattaforma in costante crescita, raggiunge oltre 11 milioni di italiani, in prevalenza uomini e in età lavorativa.
Seguono altri social network, ma meno preziosi per noi, ad esempio Twitter pur avendo un buon numero di utenze raccoglie interazioni prevalentemente fra gli over 40 di sesso maschile.
Per tutti i canali il video rappresenta il contenuto più fruito, a seguire le foto e i link alle pagine esterne.
Ora che sappiamo dove trascorrono il tempo dobbiamo scoprire cosa fanno.
Non esiste la bacchetta magica.
Per avere la risposta a quest’indagine, dobbiamo relazionare i dati raccolti alle caratteristiche del nostro potenziale cliente, e ricordarci che ci si muove nel campo delle ipotesi, pertanto non è detto che si trovi subito la formula più adatta alle nostre necessità.
Ma se saremo attenti ci avvicineremo il più possibile alla realtà delle cose.
Una neo mamma sicuramente farà ricerche su Google per qualsiasi piccolo problema riscontri nella crescita del suo bambino e per chiarire qualsiasi dubbio.
Avrà bisogno di guardare tutorial su Youtube, per scoprire come fare le cose al meglio per il suo piccolo bebè.
Avrà il desiderio di condividere foto e progressi del suo bambino sia su Facebook che su Instagram o semplicemente sbirciare quelli degli altri.
Pur avendo un lavoro, in questo momento non sarà fra le sue priorità, pertanto difficilmente controllerà attivamente il suo account Linkedin.
Quindi il nostro contenuto dovrà essere pensato, creato e ottimizzato per le piattaforme elencate sopra e dovrà dare risposta a molte delle interrogazioni che le neo mamme faranno a Google.
Sarà intelligente non focalizzarsi solo sui tipi di workout che andremo a proporre, sulla qualità del nostro servizio e sui vantaggi che offriamo.
Occorrerà rispondere alle domande e alle preoccupazioni dei nostri clienti.
Spiegare in quanto tempo si può tornare in forma?, a che distanza dal parto si può ricominciare a fare ginnastica?, se si può fare allenamento mentre si allatta?, che tipo di esercizi si possono fare dopo un parto cesareo? e così via.
Il nostro contenuto avrà più possibilità di essere fruito se in formato video e se presente su Youtube come tutorial. Se il formato sarà invece un’immagine, sarà forse più centrato per noi Instagram, che presenta la donna di 30 anni come maggior utilizzatrice del social.
Abbiamo quindi individuato le domande a cui dare risposta coi nostri contenuti, i due formati che avranno la maggior possibilità di essere fruiti e le due piattaforme su cui condividere e sponsorizzare il nostro prodotto/servizio.
Ora possiamo:
* ottimizzare il contenuto in modo che incontri più facilmente le esigenze dei nostri potenziali clienti.
* Ottimizzare il contenuto in modo che catturi il maggior numero di potenziali clienti (leads)
* Ottimizzare la comunicazione del nostro contenuto in base alla piattaforma su cui scegliamo di condividerlo
* Ottimizzare il nostro budget scegliendo i canali su cui condividere e sponsorizzare il contenuto
Compresa l’importanza di quest’indagine, ora non ci resta che capire come catturare l’attenzione dei clienti.
